E la cucina viennese com’è?


Ciao di nuovo!
Come promesso, ecco qui il blog post dedicato alla cucina austriaca.
Direi di cominciare dalla colazione, fatta rigorosamente con la Sachertorte.

Il primo giorno l’abbiamo presa da Café Sacher. Molto buona però il Pan di spagna è un pochino friabile, non c’è tantissima marmellata di albicocche e la glassa al cioccolato non era morbida. Questo la rende perfetta per prenderla e portarla via, come ho fatto io che ho preso una confezione di mini Sacher e me le sono portate a casa a Parma.

La Sachertorte di Demel, presa il secondo giorno, è tutt’altra cosa. Morbida, con tantissima marmellata di albicocche (anche come prima copertura della torta) e la glassa al cioccolato più morbida.
Perfetta da mangiare sul posto.
Inoltre, da Demel fanno anche la kaiserschmarrn, una frittata dolce servita con le prugne cotte e lo zucchero a velo, preparata da due signore che lavorano su tre pentoloni.
Non scherzo quando dico che ho passato un sacco del tempo a guardarle lavorare e a riprenderle nei video.
La ricetta di questo piatto è abbastanza nota anche in Trentino-Alto Adige e in tutti i territori che in passato facevano parte dell’impero austro-ungarico. Infatti, la leggenda narra che l’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria chiese al suo cuoco una crêpe. Il cuoco la bruciò e rimediò coprendo le bruciature con zucchero e marmellata. L’imperatore ne rimase affascinato e divenne il suo dolce preferito.

La salsiccia come la conosciamo noi a Vienna è chiamata wurstel. Principalmente servita con ketchup, senape e cetriolini sottaceto, è uno dei cibi che più caratterizzano lo streetfood viennese. Infatti, in giro c’erano molti chioschi e un sacco di localini al Naschmarkt dove la proponevano in diverse versioni. Noi l’abbiamo accompagnato con una zuppa di stagione, le patatine fritte (le hanno portate dopo) e una birra piccola.
Insomma, pranzo tipico austriaco molto buono.
Voto: diesciiii!
Lochescioooo: diesciiiii!
Il bello di questo posto è che non hai solo una vasta scelta di localini dove pranzare, ma puoi anche acquistare prodotti tipici locali o etnici dove prendere spezie e miscele di tè.

Il goulash è lo spezzatino di carne di manzo affogato in una salsa buonissima assaggiato da Reinthaler’s Beisl con gli spatzle al burro in modo da poter raccogliere bene la salsa.
Non contente, si
Se scegliete di andare in questo ristorante sappiate che dovete prenotare con largo anticipo. In alternativa vi tocca fare qualche minuto di fila come abbiamo fatto noi ma ne è valsa decisamente la pena.

Il Wiener Schnitzel, ovvero la tipica cotoletta viennese, è carne di maiale impanata e fritta. Uno dei locali migliori è Figlmüller, dove la servono accompagnata da patate lesse con salsa di erba cipollina. Noi abbiamo preso anche una frittatensuppe, un brodo di manzo con striscioline di frittata. Molto buona anche quella. E anche qui una birra dalle dimensioni sbagliate (chiesta piccola, ma l’hanno portata grande).
Una cosa da dire sulla cotoletta c’è: basta guardare le dimensioni per capire che per due persone è decisamente abbastanza (forse un pochino troppo), ma un piatto del genere per una persona sola è mission impossible. Quindi, si, consiglio di dividerla.

E, per concludere la vacanza, una bella merenda al Mozart Café dove abbiamo preso lo strudel di mele e la Mozart torte con crema al mascarpone e cioccolato. Mai mangiato dei dolci così buoni, non lo posso nascondere. Ma la domanda e’: dopo aver mangiato questi dolci a Vienna, riuscirò a mangiarli anche in Italia?

Una cosa che mi ha un attimo shockata e’ stata la mancia: quando c’è da pagare tramite bancomat, viene richiesto l’importo della mancia. Sono stata all’estero: Parigi e Salamanca per citarne e nessuno mi ha mai chiesto la mancia. Quindi, se vi trovate a dare la mancia con il bancomat non vi spaventate.

Bene, per ora e’ tutto.

A presto con il prossimo contenuto e… Stay tuned!

Un abbraccio

Benny

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