Cagliari: sole, mare, Ichnusa

Ciao a te!
Come stai? Come procede la tua estate?
La mia è molto movimentata e la cosa non mi dispiace per niente.
Perciò voglio parlartene un po’, così aggiorno il mio diario di bordo. Quest’ anno ho deciso di fare qualche giro in più un po’ perché ho sentito il bisogno di cambiare aria e un po’ perché vedere posti nuovi è sempre una buona idea. Di conseguenza, la proposta di un collega di organizzare un viaggio è stata accolta subito. Dopo alcune proposte, si è scelto di andare a Cagliari, in Sardegna.
Ti parlerò di quello che ho visto perché questa città offre mare, certo, ma anche cultura. Infatti, quando ho preparato l’itinerario, sono riuscita ad incastrare un po’ di giri la mattina. Il fatto che non siamo riusciti a farli tutti è un’altra storia.

Giorno 1 – Welcome to Sardinia
Si riprende a viaggiare, questa volta in aereo Per quanto riguarda l’alloggio, niente hotel di lusso, niente appartamento con tutto, ma un affittacamere (ergo dormi, ti fai il letto e, per il resto, niente cucina ma esplori tante lochesciiiiioo a cui dare voto diesci) praticamente nuovo, ben arredato, vicino al centro e alle fermate che portano in spiaggia.
Arrivati a Cagliari, cena con tagliere di focacce e salumi e un bicchiere di Ichnusa ambrata e poi nanna.

Giorno 2 – Dove dobbiamo andare per andare dove dobbiamo andare?
Svegli e operativi, dopo la colazione con cappuccino e pizzetta sfoglia, via verso il porto per una passeggiata e vedere la Basilica di Bonaria (chiusa anche quella).
Dopo pranzo e una mezza pennichella, siamo andati alla ricerca delle fermate degli autobus più vicine per andare in spiaggia. Ne abbiamo trovate due dietro l’affittacamere; quindi, è andata decisamente bene.

Destinazione la spiaggia del Poetto, precisamente la terza o la quarta fermata perché la prima e la seconda non hanno l’acqua pulita. Dove ci siamo sistemati noi l’acqua era limpida, c’era la sabbia e una vista spettacolare perché si può ammirare la sella del diavolo. Si racconta che quando Lucifero cadde dal cielo, cadde proprio in quel punto. Si tratta di un ambiente carsico con molti ripari di roccia ed è stato utilizzato durante la seconda guerra mondiale per le fucilazioni.
Per la cena? Cucina tipica sarda a base di pesce per concludere la giornata. Per i piatti tipici e i posti dove andare un contenuto a parte è la soluzione migliore.

Giorno 3 e 4 – Turisti per caso un po’ spiaggiati
Giornata iniziata con la colazione a base di cappuccino e pizzetta sfoglia e giro per vedere la Basilica paleocristiana di San Saturnino, il Bastione di Saint Remy, la Torre dell’elefante e i negozi di prodotti tipici. Meno male che è venuta Giulia la signurin che conosce Cagliari come le sue tasche così non ci siamo persi.
Il Bastione è un monumento situato nel Quartiere Castello, ha una scalinata molto ampia che porta poi alla terrazza panoramica da dove si può ammirare un po’ tutto.

La Torre dell’elefante è chiamata così perché c’è la scultura di un elefante. È stata costruita dai pisani tra il XIII e il XIV secolo ed è ben conservata. La porta della torre è ancora intatta.
La Basilica paleocristiana di San Saturnino è la prima chiesa di Cagliari ed è uno dei più antichi complessi della Sardegna di origine paleocristiana. E poi dopo? Pranzetto al lido, pomeriggio in spiaggia e cena greca.

E il giorno dopo… Mare!

Giorno 5 – Andiamo a Calamosca, cambiamo un po’!
È una spiaggia piccola, un po’ lontana dal Poetto e piena di scogli e rocce. Purtroppo non è molto pulita.
L’acqua era abbastanza pulita e della giusta temperatura, ma c’erano le alghe e le pietre sul fondo. Quindi, il bagnetto è durato poco.
Per arrivarci si prendono due bus. Ne vale la pena se si vuole passare una giornata diversa. Sarebbe un angolo di paradiso in terra se solo fosse tenuto un po’ meglio.
Pomeriggio in giro per negozi e la sera apericena con passeggiata.

Giorno 6 e 7 – Mare, mare, mare più che si può
Il weekend è fatto per stare al mare, spiaggiati, senza preoccupazioni.
Sabato mattina, dopo la colazione, siamo andati all’Oasi, uno stabilimento piccolo sempre al Poetto. Mi sarei trasferita lì per quanto sono stata bene.
Lo spritz compreso nel prezzo dell’ombrellone è una cosa paradisiaca. Ti sfido a trovare di meglio e a parlarmene nei commenti.
Ritorno dalla spiaggia prima del solito per andare a prendere la fede sarda. Piccola parentesi, in Sardegna ci sono degli anelli molto particolari, fatti a mano dagli artigiani. Ogni pezzo è unico e non ce n’è uno uguale all’altro. E poi serata fuori.


L’ultimo giorno al mare è stato un po’, tanto, forse troppo, brutto. Pranzetto al lido e dopo l’ultimo bagnetto, si torna per sistemare i bagagli per il giorno dopo. Per chiudere la vacanza una bella cenetta tipica sarda di terra, gelato, passeggiata fino al porto e poi casa.

Il ritorno – un trauma

Ritornare alla vita di tutti i giorni dopo una settimana del genere è un po’ un trauma. Mi sono rilassata e ne avevo bisogno, tutto il sole che non avevo preso nei mesi addietro (perché di giorno non uscivo molto causa il troppo caldo) l’ho preso in una settimana, la creatività che credevo di aver perso di nuovo è tornata e ho ripreso a scrivere, fotografare e montare video. E, soprattutto, togliermi di dosso tutto lo stress accumulato negli ultimi mesi. Il che è stato un bene. In tutto ciò sono stata felice? Assolutamente sì, un po’ più del solito. Cosa ho provato? Tanta curiosità accompagnata da voglia di non fare niente se non rilassarmi e leggere sotto l’ombrellone, cosa che per me al mare è un’abitudine.

Un po’ di informazioni 

  • Cagliari è tranquillamente vivibile grazie ai mezzi di trasporto. Un biglietto da 12 corse costa 13 euro e da Piazza Matteotti (dove ci sono tutte le fermate) si può andare ovunque. Per il Poetto ci sono tre linee che partono da Piazza Matteotti e una da via Scano
  • Il Poetto è il nome della spiaggia di Cagliari e lì ci sono sia spiaggia libera che gli stabilimenti, ognuno con la sua offerta per gli ombrelloni e tante idee buone per pranzo. All’Oasi con 25 euro si possono avere un ombrellone, due lettini e una consumazione a testa. Chiaramente per due persone. Consiglio di andare lì, sono tutti molto gentili
  • Ho prenotato l’affittacamere Il Pittoresco su Booking. Le camere sono tutte nuove e ben arredate. È un appartamento ben tenuto. Da lì si possono raggiungere a piedi in pochi minuti il Bastione e Via Roma
  • Il costo della vita è abbastanza basso per quanto riguarda spesa e uscite. È stato un po’ strano fare colazione e pagare 3 euro o prendere il caffè e pagarlo 1 euro nell’unico posto a Cagliari che ha ancora quel prezzo
  • Se ti organizzi come si deve con la macchina, puoi raggiungere destinazioni come Suelli dove ci sono i nuraghe, Nora con le sue spiagge e la necropoli e Masua dove c’è la miniera.

Per ora è tutto. Mi auguro che questo contenuto possa aiutarti per organizzare un futuro giro a Cagliari.

A presto con il prossimo contenuto e… Stay tuned!

Ti abbraccio

Benny

4 pensieri su “Cagliari: sole, mare, Ichnusa

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