Sotto il sole della Toscana… Senza Raoul Bova!

Ciao a te,
come va?
Stai passando delle belle giornate?
Spero di sì.
Oggi voglio raccontarti del mio viaggio, breve ma intenso (soprattutto per piedi e gambe), in Toscana.
Mete designate Val d’Elsa e Val d’Orcia.
Appena si è deciso di andare in Toscana, ho detto subito “Sì”.
Perché? Perché avevo voglia di vedere un posto nuovo, perché sentivo la necessità di staccare la spina e perché, dopo la laurea in ingegneria, avevo promesso a me stessa che avrei fatto qualche viaggio in più con i miei amici.
Non mi aspettavo certo di trovare Raoul Bova a spasso per la Toscana come la protagonista del film “Sotto il sole della Toscana”, ma di vedere posti stupendi che mi hanno fatto venire voglia di tornare… Quello si!
Quindi, ti invito a venire con me e scoprire cosa ho visto!

Giorno 1 – Welcome Tuscany

Dopo un viaggio molto lungo e molto intenso con tanto di sosta necessaria all’area di servizio Cantagallo (è un dettaglio che non può essere taciuto nel racconto), io e i miei amici siamo arrivati al Casolare Terre Rosse a San Gimignano.
Lochesciooooooo: voto diesciiii!
Dopo un’accoglienza molto calorosa da parte dello staff, il tempo di lasciare le borse nel nostro appartamentino e via verso il Colombaio di Santa Chiara (a pochi passi dall’alloggio) per un’ottima degustazione di tre vini con taglieri di salumi e formaggi.
E, se il tempo permette, oltre alla degustazione, si consiglia di fare una passeggiata nella vigna.
Di questa avventura avrete i dettagli in un altro post.

Dopo l’esperienza in vigna, la tappa successiva è San Gimignano, dove abbiamo fatto un po’ di spesa per la colazione (avendo la cucina nell’appartamento, aveva poco senso andare al ristorante della struttura) e una passeggiata.
Faceva un po’ freddo ma, fortunatamente, niente pioggia.
Sono rimasta molto colpita dal borgo: è molto bello, pulito e ben tenuto (nemmeno una cicca per terra). Mi ricorda quei luoghi dove il tempo sembra non passare mai.
Un po’ come quando andai ad Assisi: anche lì ho provato le stesse emozioni e mi sono trasformata in una turista-basic che fotografa ogni angolo per non perdere niente. Infatti, tornata in struttura ho tirato fuori il mio travel Journal con la copertina rossa e ho iniziato a scrivere.

 

Giorno 2 – Facciamo un giro in Val d’Orcia?

Il secondo giorno in Toscana ci porta come destinazione tre borghi diversi: San Quirico d’Orcia, Pienza e Montepulciano.
Abbiamo scelto questi tre perché erano distanti più o meno venti minuti di macchina l’uno dall’altro. Da San Gimignano, invece, dista circa un’ora e mezza di macchina.

Il primo è San Quirico d’Orcia, dove si possono ammirare i famosi cipressi. Si trovano nel bel mezzo della campagna e il tragitto ne è pieno, disposti in fila uno dietro l’altro in una campagna che offre spettacoli meravigliosi in ogni stagione; ma d’estate ancora di più perché l’erba ingiallita dei prati offre un contrasto mozzafiato con il verde dei cipressi.
Per arrivarci serve la macchina. Se ne hai una che non va sullo sterrato della campagna, ti toccherà parcheggiare un po’ lontano e camminare.
Ma, credimi, lo spettacolo che ti ritroverai davanti varrà ogni tuo passo.
Infatti, il panorama mozzafiato, la vista di campi sconfinati e, appunto, cipressi danno un senso di pace difficile da descrivere ma che si può solo provare.

Non mi reputo una fashion o altro tipo di blogger, ma nemmeno una che fa le cose alla carlona.
Mi reputo una persona che ha voglia di scrivere e raccontare, soprattutto con la fotografia.
E, si, ammetto che volevo delle foto carine un po’ da condividere e un po’ da tenere per ricordo.
Quindi, ne ho approfittato.

Dopo un giro in aperta campagna, si parte alla volta del borgo di San Quirico, che offre vie di case con pareti colorate e ristoranti, trattorie e negozi di prodotti tipici, strade pulite e il Giardino delle rose, con cespugli sagomati e ben curati e rose che al momento non sono ancora sbocciate, ma il panorama che offre, una volta percorsa la salita, vale la fatica.
Le chiese e le opere architettoniche sono molto belle. In foto potete ammirare la Pieve dei Santi Quirico e Giuditta.
L’unica pecca: i troppi turisti, ma c’era da aspettarselo visto il periodo scelto per andare (il ponte lungo di aprile).

Una volta finito il giro, ci si rimette in viaggio per andare a Pienza dove abbiamo pranzato.
Abbiamo prenotato alla Trattoria La Chiocciola.
Più di tutto ci è piaciuto l’antipasto che abbiamo preso, tagliere di salumi e vari tipi di formaggio pecorino e una fonduta di pecorino con tartufo servita insieme a dei pezzi di focaccia.
Il tutto accompagnato da una bottiglia rosso, un Brunello di Montalcino del 2018 della Cantina Abbadia Ardenga.
Altro piatto  provato  sono i pici  con  il  ragù  toscano.  Si tratta di un formato di  pasta lunga fatta con acqua e farina e si lavora solo con le mani; quindi, niente matterello o la macchina per la pasta. Sarò sincera: mi sono piaciuti, ma preferisco altri formati dalla consistenza più porosa.

E dopo… Un bel giro per il borgo di Pienza!
Pienza è il borgo che mi è piaciuto di più in assoluto.
Piccolo, pieno di viste panoramiche e vie con dei nomi piuttosto interessanti.
Nemmeno a dire quale via ho scelto per fare la foto da inguaribile romanticona quale sono.

Una volta finito il giro a Pienza, si parte alla volta di… Montepulciano!
Uno dei borghi più famosi della Toscana, non solo per il vino, ma anche perché alcune scene del film New Moon della saga di Twilight e della prima stagione della serie I Medici sono state girate lì.
Piazza Grande, dove si trovano Palazzo del Capitano (in foto) e Cantina Contucci, è enorme.
Altro edificio caratteristico da vedere, anche da fuori, è la Torre di Pulcinella, chiamata così per via della statua del personaggio che si trova sulla cima.
Siccome il borgo è abbastanza in alto, il freddo si è fatto sentire parecchio.
Dopo una passeggiata piuttosto lunga, abbiamo trovato un locale dove abbiamo preso la pinsa e, ovviamente, una bottiglia di rosso di Montepulciano.
E poi si ritorna all’alloggio per una bella dormita in vista del giorno dopo.

 

Giorno 3 – Volterra e… Ma scusa, dobbiamo proprio ritornare a casa?!

Eh già, come tutte le più belle cose (così canta De André) anche il soggiorno in Toscana ha una fine.
Purtroppo.
Ma, prima di ritornare a casa, ci sono un po’ di cose da fare… Ad esempio, andare a prendere il vino al Colombaio di Santa Chiara. Non posso certo ripartire senza una bottiglia di Cava della Pieve con me (ne parlerò nel prossimo blog post, giuro!)!
E perché non fare un giro a Volterra?!
Poco distante da San Gimignano, Volterra è un borgo che offre viste panoramiche sulle colline con i suoi cipressi.
Ma non solo.
Il Palazzo dei Priori nella piazza omonima con i suoi affreschi medievali, i resti delle necropoli etrusche e del teatro romano sono alcuni dei luoghi che meritano una visita (è possibile acquistare un biglietto unico per poter visitare tutto in una sola giornata).
Per il resto ha tutte le caratteristiche di quei borghi di un tempo che hanno visto secoli di storia con i loro momenti di guerra e pace. Insomma, tutte quelle caratteristiche che mi affascinano.

E dopo una serie di salite e discese che conducono a porte e necropoli, arriva l’ora di pranzo.
La trattoria, molto carina, dove siamo andati si chiama Vecchia Lira”. Straconsigliata. Chiaramente, l’antipasto con i salumi e la fonduta di pecorino e tartufo era d’obbligo. Come le pappardelle al ragù di cinghiale. Ok, buoni i pici, ma le pappardelle mi sono piaciute molto di più.
Il tutto accompagnato da un rosso di Montalcino 2020 della Tenuta di Sesta.

Una volta finito di pranzare, ultima passeggiata a Volterra e poi si riparte verso casa con sosta obbligatoria per la gioia di Valentina al Cantagallo.

Sarei rimasta lì ancora una decina di giorni.
No, bugia!
Un altro mese!
No, bugia!
Un altro anno, almeno, certamente.
Spero di tornare presto in Val d’Orcia perché è bellissima e avrei voluto visitare altri posti.
Ma anche solo per riposarmi un po’.
Stare lì, lontano dal caos cittadino e dalle mille mila cose da fare al giorno, la mancanza in alcuni punti della linea del cellulare è stata una cura per l’anima.
Ebbene sì, credo che staccherò la spina, prenderò un cambio o due e andrò in giro un po’ più spesso.
Cosa mi ha lasciato questa vacanzina? Ricordi bellissimi e la fortuna di avere amici fantastici con cui condividerli!
In fondo… Sono soltanto #agirltobehappy… E mi basta poco per esserlo. Visto il periodo pieno di impegni, non è impossibile!
Voglio essere felice e, come ho scritto su Instagram alcuni post fa, voglio prendermi il mondo un morso alla volta.

Nota:

  • il Cantagallo è l’autogrill che si trova in provincia di Bologna.
    Valentina è una sua grande fan, invece per Danu è stato un po’ difficile uscire.
    Diciamo che non è stata (e non credo sarà) l’unica.
    In compenso, all’andata, la mozzarella di bufala presa a pranzo era molto buona
  • consiglio di visitare la Val d’Orcia e la val d’Elsa in primavera quando non ci sono i turisti (no ponti); quindi, Maggio va bene. In alternativa il periodo di luglio/agosto perché il contrasto di colori dell’erba secca e dei cipressi è bellissimo. In alternativa il periodo da metà settembre a metà ottobre
  • trattandosi di borghi piccoli se si va in periodi con molta affluenza turistica c’è da fare attenzione perché è difficile trovare parcheggio (uomo avvisato mezzo salvato si dice).

Per ora questo è tutto e… Stay tuned per il prossimo contenuto!

Ti abbraccio

Benny

 

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